1^ PARTE: ANALISI DEL BIKER E STUDIO DEGLI AGGIORNAMENTI DELLA MTB

Vai all’indice

Nel nostro laboratorio è appena entrato un nuovo mezzo da sottoporre ad una serie di sostituzioni mirate, che ottimizzando la spesa lo porteranno a un livello qualitativo di fascia media (nello stato attuale, questa mtb può essere considerata un’onesta ed affidabile bici economica).

analisi
l’analisi di bici+biker

Il criterio utilizzato, come sempre, si muove su un doppio binario: da una parte l’analisi personalizzata del biker e delle caratteristiche di cui ha necessità che la sua mtb disponga, e dall’altra la scelta dei componenti da sostituire e la loro installazione, assieme alla revisione di tutta la componentistica attuale.

Il nostro laboratorio è pertanto simile a una sartoria dove, “prese le misure” del cliente, gli si “cuce addosso” la sua bici.

L’analisi personalizzata effettuata su bici+biker è analoga a quella descritta su questa pagina (vi consiglio di darle uno sguardo, perché troverete tutti quei parametri che ciascun biker dovrebbe conoscere per ottenere il massimo da se e dalla propria mountain bike).

S3510002m
I componenti su cui interverremo; quelli cerchiati in giallo nella prima fase, quelli in arancio nella seconda

Per quanto riguarda il mezzo di cui ci stiamo prendendo cura, si tratta della classica mountain bike messa in disparte quando si è acquistata la bici di qualità superiore, ma che merita di essere riportata in piena efficienza per essere usata come seconda bici. In questo modo, si potrà disporre di un mezzo da utilizzare negli allenamenti, ma anche nelle escursioni di media difficoltà, lasciando alla mountain bike “ammiraglia” le escursioni più impegnative (in questo modo si limiterà l’usura della sua componentistica di alta gamma, ben più costosa).

Vale la pena, a tal proposito, fare una breve considerazione: in questo periodo si è diffusa la moda di dotarsi di mountain bike particolarmente performanti sui terreni più difficili. Si era iniziato con le mtb da trail, per poi passare ai modelli da all mountain ed enduro, accattivanti per la loro linea “cattiva”, ma che danno il meglio sui terreni particolarmente difficili, mentre invece sono penalizzanti sui fondi stradali di una classica “escursione media” (dove magari è presente anche qualche tratto su pietraia o tra radici e rocce, ma per la stragrande maggioranza prevedono fondo stradale meno impegnativo). Torna così utile (ed è questo il caso) avere una classica mtb da xc, che si disimpegna decisamente meglio di una all mountain o una enduro quando c’è da macinare chilometri. Così, qualora se ne abbia una tenuta in disparte a casa (come nel nostro caso), vale la pena rimetterla in ordine di marcia, con una spesa che è meno della metà del costo di un modello base nuovo (quelli da 16kg e con componentistica del livello più basso, che costano non meno di 600€).

La spesa messa in preventivo è pari a circa 200€, che porteranno questo modello Bottecchia a un livello di qualità, affidabilità ed efficienza analogo a quello delle mtb che nuove costano 800-900€.

Il primo passo, come detto, è stato quello di effettuare, presso il nostro laboratorio di ingegneria meccanica, l’analisi personalizzata del biker.

Grazie ai dati ottenuti con l’analisi, si è quindi passati alla valutazione di tutti gli attuali componenti della Bottecchia, decidendo quali tenere e quali sostituire in modo da ottimizzare la bici per le necessità del biker.

Vediamo i vari passi del lavoro:

81901795_591682074956058_7949104503406460928_n
eliminando gli spessori e rovesciando l’attacco manubrio, si abbassa la posizione di guida di circa 5cm

– Dall’analisi si è rilevato che, semplicemente abbassando la posizione di guida, si riduce la resistenza aerodinamica del 16%. Questo, se consideriamo ad esempio un tratto pianeggiante su sterrato scorrevole, significa che a parità di fatica si viaggerà a 25km/h invece che a 24km/h. Inoltre, ancora più importante, si potrà assumere una posizione che migliorerà il controllo del mezzo. Per questa modifica dell’assetto, innanzitutto elimineremo i tre spessori posti sotto l’attacco manubrio (intervento a costo zero). Abbiamo poi deciso di sostituire il manubrio, prendendone uno piatto così da abbassare ulteriormente l’assetto di guida. Si è optato per questo manubrio Xtreme, marchio prodotto da RoseBikes, leggero ed economico. In questo modo, porteremo la posizione delle manopole 5cm sotto l’altezza della sella, ottenendo la geometria voluta.

S3230005 a
forcella Marzocchi MX Comp 120mm

– Si è poi deciso di sostituire la forcella attuale, una Suntour economica che è poco più di un giocattolo, con una Marzocchi MX Comp acquistata di seconda mano su ebay, che garantisce ottime qualità di fluidità e smorzamento degli urti. Si tratta di modello che, al tempo, era il “top di gamma” della linea xc Marzocchi e che, fatto salvo per l’assenza del meccanismo di blocco, in quanto a efficienza non ha niente da invidiare alle attuali forcelle della fascia tra 300-400€. Su ebay UK è stata acquistata, perfettamente revisionata, per appena 41€ (praticamente il costo di un copertone).

– Per migliorare sicurezza e controllo della mtb si è poi deciso di sostituire le pinze dei freni. Quelle attuali, di bassa gamma, risultano ormai usurate e smollate, e le si è sostituite con queste v-brake Shimano Deore.

– Un altro fattore fondamentale per le prestazioni di una mountain bike è la scelta delle gomme giuste. Nel nostro laboratorio siamo in grado di analizzare le caratteristiche di qualunque pneumatico, calcolando tra le altre cose il relativo coefficiente d’attrito volvente, fondamentale per determinarne le caratteristiche di scorrevolezza. I copertoni scelti sono stati i Michelin Wild Grip all’anteriore (ottima aderenza anche laterale, fondamentale per non perdere l’avantreno nelle curve veloci, e buona scorrevolezza), e i Michelin Wild Race alla posteriore (grande scorrevolezza, pari quasi a quella di una gomma slick di pari larghezza). Rispetto alle coperture attuali, si è ridotta del 14% la resistenza al rotolamento, il che significa viaggiare su sterrato pianeggiante (a parità di fatica) di circa 1km/h più veloci. Considerando anche i vantaggi aerodinamici ottenuti abbassando l’assetto di guida, si potrà ad esempio viaggiare a 25km/h invece che a 23km/h su sterrato in buone condizioni (è un miglioramento notevole, ottenuto a costo quasi zero). Con l’analisi degli pneumatici abbiamo anche determinato le pressioni di gonfiaggio corrette per ciascun tipo di fondo stradale da affrontare, il che è estremamente importante sia per ottimzzare la scorrevolezza delle gomme che per garantire la migliore aderenza possibile (importantissimo per la sicurezza del biker).

Qui sotto, i valori di pressione da adottare, tratti dall’analisi personalizzata:

pressioni corrette
valori di pressione da adottare (attenzione: i valori sono stati determinati in base alle caratteristiche della mtb e al peso e allo stile di guida del biker, pertanto NON devono essere adottati da altri biker senza un’analisi preventiva, in quanto sarebbero inadatti e metterebbero a rischio la propria sicurezza)

Per il momento, con una spesa inferiore ai 200€, saranno queste le sostituzioni che verranno apportate. I nuovi componenti cambieranno decisamente “faccia” alla Bottecchia, portandola a una fascia qualitativa superiore e consentendole di disimpegnarsi al meglio su qualunque terreno.

In una seconda fase, si procederà ad apportare ulteriori miglioramenti che descriviamo qui di seguito:

– Le attuali ruote, valide ma abbastanza pesanti, verranno sostituite con questa coppia di ruote Xtreme Sari con mozzi Shimano Deore del peso di 1900g la coppia, prodotte e commercializzate da RoseBikes, che possiamo considerare le migliori in commercio per il rapporto qualità/prezzo.

– I pedali verranno sostituiti con dei flat con pin della Exustar, probabilmente i migliori sul mercato per rapporto qualità/prezzo. I pregi dei flat con pin sono ormai noti a tutti coloro che li utilizzano, consentendo un’aderenza piede-pedale che dà grande sicurezza anche sui terreni scassati, e consente una pedalata rotonda che migliora la resa sui pedali.

La trasmissione della Bottecchia è una 3x8v, con guarnitura 42-32-24 e cassetta 11-30. L’intervallo di rapporti a disposizione è piuttosto ampio e consente di affrontare anche le rampe più ripide. Dall’analisi di bici+biker è tuttavia risultato che, per salite con pendenze oltre il 10% e abbastanza lunghe (ovvero da 1km e oltre), farebbe comodo disporre di almeno un rapporto più leggero per “salvare la gamba” (il 22/32, e possibilmente anche il 22/36). In un futuro aggiornamento si procederà quindi a installare una trasmissione 3x10v con guarnitura Shimano Alivio 44-32-22 e cassetta Shimano Deore 11-36. Chiaramente, si renderebbe necessario installare anche dei nuovi comandi cambio 3x10v, e la scelta è caduta su questi comandi Shimano Deore.

Di seguito, la schermata (tratta dall’analisi personalizzata) in cui si sono determinati i rapporti necessari per ottimizzare la trasmissione:

modifiche trasmissione
i risultati ottenuti dall’analisi personalizzata, coi suggerimenti dei rapporti da installare per ottimizzare la trasmissione

Una volta effettuate anche queste ulteriori sostituzioni, la mountain bike verrà portata a un livello qualitativo ancora più alto, con un peso di circa 12kg e una componentistica affidabile ed efficiente al pari delle mtb che nuove si collocano nella fascia di prezzo di 1000-1200€ (mentre la nostra spesa complessiva sarà stata di 400€, praticamente un terzo).

Bene, questo che abbiamo descritto è il lavoro di scelta dei nuovi componenti. Adesso non ci resta che aspettare di averli tutti disponibili, e poi procederemo con la loro installazione, che vi verrà illustrata dettagliatamente nella prossima puntata di questo articolo.

A risentirci a breve

Stefano Tuveri

Ingegnere e progettista/collaudatore meccanico

qui la seconda parte del lavoro

2 pensieri su “1^ PARTE: ANALISI DEL BIKER E STUDIO DEGLI AGGIORNAMENTI DELLA MTB

  1. Salve,
    in merito a questo:
    “eliminando gli spessori e rovesciando l’attacco manubrio, si abbassa la posizione di guida di circa 5cm”
    come faccio a combinare questo miglioramento con un corretto assetto sulla mtb? Ad esempio: in salite ripide ho visto che se mi viene dolore alla parte bassa della schiena, abbassando la sella faccio più fatica di gambe ma non ho dolori di schiena…

    "Mi piace"

    1. Benvenuto su queste nostre pagine. Come dico sempre in premessa a tutti gli articoli in cui analizzo il “motore” della mtb (ovvero il biker), e in cui si parla anche della posizione di guida che ottimizza rendimento sui pedali e controllo del mezzo, parto sempre da quanto dice la medicina sportiva (a ciascuno il suo mestiere, e io non sono un medico, ma solo uno sportivo, e per il resto so di ingegneria meccanica ma non di biologia). Fino all’avvento delle 29”, l’indicazione che veniva data dalla medicina sportiva era di tenere il manubrio 4-6cm sotto l’altezza della sella. Con l’avvento delle 29”, sulle quali è impossibile mettere il manubrio a quella quota, salvo calettarlo direttamente sugli steli della forcella, ci hanno spiegato (ma non i medici sportivi, bensi personaggi dalla competenza non meglio identificata) che si pedala meglio con la schiena dritta (cento anni di medicina sportiva spazzati via in un sol colpo da uno spot pubblicitario). L’avvento poi di biomeccanici che troppo spesso sono ex carpentieri con la passione per la bicicletta, che hanno acquistato due macchine e quattro tabelle e, dopo un corso della durata equivalente a quella in cui all’università si impara giusto il nome degli esami che si dovrà sostenere nei successivi cinque anni, si son messi a piazzare gente in sella, ha fatto il resto.
      Tutto questo per dire che l’assetto corretto da assumere in bicicletta, riguardo all’altezza manubrio-sella, è quanto dice la medicina sportiva e riportato qui. Poi, se una persona ha necessità come giustamente tu sottolinei, di assumere una posizione che solleciti meno alcune zone della schiena (in genere quella lombare), allora credo che la cosa migliore sia sentire un medico sportivo per avere, in seguito a una visita accurata, tutte le indicazioni utili per il proprio caso specifico.
      Nel tuo caso, se il medico sportivo ti prescrivesse effettivamente la necessità di tenere il busto in posizione più verticale, la cosa migliore però sarebbe non abbassare il sellino (perché a lungo andare è una posizione che, non solo penalizza il rendimento, ma fa lavorare male gambe e articolazioni e potrebbe darti problemi), ma piuttosto sollevare il manubrio.
      A ogni modo, adesso passo a risponderti nel commento che hai lasciato sotto quest’articolo sull’aggiornamento/miglioramento di una mtb , dove vedremo come ottimizzare la tua mtb, e vedremo anche come modificarne l’assetto (però, ripeto, l’importante è che tu abbia a riguardo delle prescrizioni date da una persona competente, che non può essere un ingegnere meccanico, ma un medico sportivo)
      Stefano Tuveri

      "Mi piace"

Lascia un commento