DUE BULLS PER DUE ALLESTIMENTI (2^ PARTE – LO STUDIO “INTERATTIVO” DELLA BULLS 7.50)

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Come ormai è diventata “prassi”, in questi “diari ciclosartoriali” raccontiamo come si passa da una prima idea di mountain bike, che accontenti le esigenze del biker, al mezzo “ready to run”. In questo modo, lavorare sotto gli occhi di tutti è sia garanzia per chi ci commissiona l’allestimento (perché una nostra scorrettezza verrebbe subito notata, e svergognata, dalla comunità piuttosto numerosa che ormai si è formata attorno a queste pagine), che utile per tutti coloro che frequentano questa nostra piattaforma (che in questo modo possono di volta in volta acquisire nuove informazioni e conoscenze).

Come detto tante volte su queste pagine, non esiste la bici “giusta” in assoluto, ma esiste la bici “giusta” per le proprie esigenze. Il primo passo da fare, prima di allestire una mountain bike, è quindi fare una chiacchierata col suo futuro “compagno di viaggio”, così da conoscere il tipo di itinerari che intenderà affrontare, la sua condizione atletica (anche in prospettiva futura), le sue capacità di guida, e tutto ciò che è fondamentale perché la mtb gli “vesta” perfettamente.

curve caratteristiche 4

Quindi, qui di seguito vediamo proprio il dialogo tra me e il biker che ha richiesto l’allestimento della Bulls 7.50, che spiega perfettamente come “nasce” una bici.

Il tutto è nato, come accade quasi sempre, con l’arrivo nella nostra casella di posta di una mail. Questa:


Sono capitato sul vostro sito internet in quanto mi sto interessando all’acquisto di una mountain bike destinata ad un uso ludico-amatoriale (gite di max ½ giornata sulle colline livornesi insieme a un gruppo di coetanei per fortuna non troppo allenati…) ed ho apprezzato il vostro approccio scientificamente strutturato ai diversi aspetti di questo sport oggettivamente pieno di fascino.

Mi è sembrato di capire che ci sarebbe la possibilità di progettare e costruire una bicicletta “correttamente ragionata” presso la vostra officina, partendo da un telaio di buona qualità (che eventualmente potreste fornire voi stessi) e completandolo con componenti idonei da voi selezionati e revisionati.

Se la cosa è fattibile procediamo senz’altro col progetto, nel frattempo un cordiale saluto

Buongiorno, le confermo che presso il nostro laboratorio è possibile “cucire su misura” la mtb per chi ce ne faccia richiesta.

Per far questo, ci si basa sull’analisi personalizzata del biker. Detta così potrebbe sembrare una cosa complicatissima, ma in realtà la parte complessa me la “sistemo” io, mentre invece quello che dovrà fare lei è molto più semplicemente darmi alcune informazioni, che le riporto di seguito:

– innanzitutto l’utilizzo che intende fare della mtb, ovvero: percorsi asfalto sterrato senza grosse difficoltà tecniche e con fondi stradali non troppo sconnessi; oppure itineari che prevedano delle difficoltà tecniche e fondi stradali irregolari; oppure… mi dirà lei, e sulla base di ciò che dovrà affrontare, sceglieremo innanzitutto la gommatura più adatta, e inoltre l’assetto da dare alla mtb

– le sue caratteristiche fisiche, ovvero: statura, peso e, importante, l’altezza cavallo, che consente di studiare le geometrie della mtb in modo che le “vesta” perfettamente

– le sue condizioni atletiche: che possono andare dall’essere superallenato ad essere invece agli inizi della pratica della mtb. In base alla sua attuale condizione fisica (ma anche a quella che avrà in futuro perchè, nel caso dovesse inziare adesso con la mtb, chiaramente nel giro di breve tempo la sua condizione fisica sarà nettamente migliorata), verrà dimensionata la trasmissione della mtb, in modo che possa disporre dei rapporti che le consentano di affrontare al meglio qualunque tipologia di terreno e di pendenza si trovi ad affrontare

Con queste prime informazioni, siamo in grado di progettare la mtb “giusta” per lei. Come riferimenti, se non dovesse averli già visti, le suggerisco di dare uno sguardo ai lavori di allestimento delle due Trek, dove vedrà sia il risultato finale della 4700 – mentre la 4300 è ancora in fase di allestimento – che i preventivi di spesa a seconda della gamma di componentistica che si sceglie. Li trova su questa pagina

Inoltre, può anche dare uno sguardo alla pagina che descrive l’analisi personalizzata (con un esempio scaricabile in pdf) che, come vedrà, serve per gestire una moltitudine di aspetti, dalla gestione delle proprie risorse atletiche a seconda di durata e impegno dell’itinerario, alla semplice pressione corretta da da dare alle gomme a seconda del forndo stradale su cui si deve pedalare. Trova tutto qui

Per quanto poi riguarda la mountain bike da utilizzare come “base” per l’allestimento (che, a scelta, può variare dalla media fino all’alta gamma), le confermo che se vuole gliela forniamo noi, facendole scegliere quella che preferisce tra i modelli disponibili.

Per adesso dovrei averle scritto tutto, ma se ha altre domande, o non son stato chiaro in qualche riposta, mi scriva senza problemi

Un saluto, buona giornata

Stefano Tuveri


Bene, una volta avuto questo primo contatto, il biker ha confermato di voler procedere con l’allestimento della mtb, e per l’esattezza della Bulls 7.50. Siamo così passati a definire con precisione le caratteristiche della bici in base alle sue esigenze e caratteristiche, e qui di seguito vediamo come, punto per punto, son state valutate tutte le scelte.

Vi suggerisco di prestare particolare attenzione a questo specifico dialogo, perché descrive perfettamente come si arriva ad avere una mtb “cucita su misura”:


Buongiorno, qui di seguito rispondo ai 5 punti, perché questo ci consentirà di dare fin d’ora l’impostazione generale alla tua mtb:

1)      Utilizzo della mtb: gite su sterrati con fondo mediamente “discreto” ma con occasionali tratti sconnessi e inoltre con i relativi trasferimenti stradali: in sostanza (non so quanto questa sia una richiesta da “incompetente”, ma io lo sono sicuramente e proprio per questo ho la necessità di essere consigliato da una persona esperta e di fiducia) avrei bisogno di un mezzo che si comporti bene fuoristrada ma che sia dignitoso anche su asfalto (al limite anche prevedendo due set di ruote per le diverse possibili esigenze) e se questo dovesse significare uno spostamento verso una gamma più alta non è un problema.

La richiesta non è assolutamente da incompetente, ma anzi ha inquadrato perfettamente la situazione. La mtb è una bicicletta estremamente versatile, a differenza di quanto racconta il marketing, che vorrebbe “rifilarcene” una per ciascuna pezzatura dei sassolini che incontriamo per strada. Quindi, ciò che è importante, è enfatizzare questa sua caratteristica, studiandola bene prima di stringere il primo bullone.

Per farla breve: con la coppia di copertoni Michelin Grip+Race (rispettivamente anteriore e posteriore) hai a mio parere la miglior gommatura polivalente per una mtb (scorrevole il posteriore, e con ottima aderenza l’anteriore, anche rispetto alle sollecitazioni laterali, che son quelle che possono buttare a terra se la ruota dovesse slittare).

Se però dovessi affrontare percorsi con fondi “facili” (ovvero sterrate ben tenute, per intenderci, quelle dove si passa in auto senza paura di spaccare la coppa dell’olio), allora potresti montare una Michelin Race anche all’anteriore, aumentando la scorrevolezza.

Va da se che, con l’analisi personalizzata completa che riceverai assieme alla bici, troverai anche i valori di pressione da adottare a seconda dei fondi stradali che prevedi di incontrare lungo l’itinerario

2)      Mie caratteristiche fisiche: sono alto 1,75m con un peso di 78 kg (ma se mi alleno perdo subito 3-4 kg…) e un cavallo di 81cm.

Quindi cadi esattamente al centro dell’intervallo di misure antropometriche (1.65-1.85) per le quali è adatta una mtb con orizzontale virtuale di 570-580mm. Tenuto conto anche dell’altezza cavallo, sceglieremo la lunghezza dell’attacco manubrio, l’altezza sella e il dislivello sella/manubrio, in modo che la mtb abbia l’assetto giusto per te e ti “vesta” perfettamente. Inoltre, allestiremo manubrio+attacco in modo da consentirti all’occorrenza di poter assumere una posizione di guida col busto più alto (finchè non ti abituerai alla posizione di guida “bassa”, potrà farti comodo tenere il manubrio un po’ più alto, il che è realizzabile semplicemente ruotando l’attacco manubrio per portarlo da angolo negativo a positivo, eventualmente anche inserendo uno spessore alla sua base)

3)      Condizioni atletiche: al momento mi sono un po’ impigrito (vedi il sovrappeso del punto precedente) e inoltre sono agli inizi con la pratica della mtb, però a mia “discolpa” aggiungo che nella vita (oltre a non avere mai fumato) ho sempre praticato attività sportiva anche di un certo impegno (judo, karate, vela nella vostra splendida Caprera) pertanto sono piuttosto ottimista in prospettiva…

Come fatto anche per gli altri biker che iniziano (o riprendono) adesso, la tua mtb verrà progettata non in funzione del tuo attuale allenamento, ma della condizione atletica che raggiungerai (piuttosto rapidamente, dato che, con un utilizzo costante della mtb, nei primi 2-3 mesi si ha un incremento di prestazioni fortissimo). In particolare, verrà progettata con questo criterio la trasmissione, e visto il tuo peso piuttosto contenuto non avrai bisogno di disporre di pignoni “extralarge” utili per chi ha “zavorra” da portare con se (valuteremo insieme, ma direi che con un rapportino 22/32, una volta allenato, sarai in grado di salire dappertutto senza bisogno di installare pignoni più grandi del 32)

4)      Mtb da utilizzare come base: preferirei senz’altro un modello fornito da voi.

In laboratorio sono arrivate le due Bulls, ottime mountain bike tedesche, leggere e robuste. Puoi vederle nell’articolo in cui le abbiamo “presentate” sul sito. Sono un’ottima base per allestimenti che vadano dalla media all’alta gamma. Ti proporrò quindi due differenti allestimenti (media gamma e alta gamma), con relativo preventivo di spesa. Con quei due riferimenti, potrai poi anche scegliere un allestimento intermedio, e ti aiuterò io a valutare cosa può dare più vantaggi se di alta gamma invece che di media

Per finire aggiungo che negli ultimi giorni ho “divorato” le diverse pagine del vostro sito internet ed ho ammirato i vari lavori di allestimento in tale sede presentati (e i cui preventivi sono assolutamente compatibili con il mio budget) così come la sezione relativa all’analisi personalizzata del biker e all’ottimizzazione della mtb, da cui traspare una preparazione davvero solida e per la quale mi complimento. Mi dispiace soltanto di far base sul “continente” e di non avere più occasione di spostarmi nella vostra splendida isola altrimenti sarei già venuto a conoscerti di persona (però nella vita mai dire mai…).

Ti ringrazio, ma alla fine questo è il mio mestiere. Diciamo quindi che non è poi un merito fare le cose con questo criterio; sarebbe piuttosto un demerito non farle così.

Dovrei aver risposto alle tue domande, in caso contrario chiedi pure

A presto

Stefano Tuveri


Il dialogo è poi proseguito per arrivare alle scelte definitive:


Buongiorno Stefano, mandami prima che puoi le due proposte di allestimento; ti unisco le mie osservazioni sui diversi punti:

1) OK per gommatura polivalente ((con eventuale possibilità in prospettiva di sostituzione dell’anteriore in casi particolari).

2) Giusto di poter assumere una posizione di guida almeno inizialmente da principiante (quale in effetti sono); inoltre ti chiederei di valutare un tipo di sella compatibile con ipertrofia prostatica (inevitabile alla mia età…) e con un diametro tra le protuberanze ischiatiche di circa 12 cm (automisurato, quindi non giuro sulla precisione millimetrica)

3) Attualmente possiedo una citi bike di Passuello che pesa veramente come un cancello ma con la quale ho fatto delle belle passeggiate su asfalto senza mai avere problemi in salita con un rapporto di 22/34, piuttosto mi sono trovato spesso in pianura e nei falsopiani percorsi in discesa a “cercare” un rapporto più lungo dell’attuale 42/13 (il cambio è uno Shimano Altus 3×8). Spero che queste informazioni aggiuntive possano essere di una qualche utilità.

4) Avevo naturalmente già visto la presentazione delle due Bulls, non conoscevo la marca ma mi sembrano degli oggetti tecnicamente molto validi pertanto ok

5) E’ vero quello che dici, in generale sono molto irritanti coloro che non sanno (o, peggio ancora, non vogliono) fare bene il loro mestiere… però purtroppo sono anche molto comuni (tu li chiami se non sbaglio “venditori di pentole”…); per converso, è giusto riconoscere la professionalità quando (come nel tuo caso) questa sia presente; e quando ci vuole ci vuole, al professionista fa anche piacere sentirselo dire (sono un professionista anch’io seppure in un settore diverso dal tuo).

Allora… cosa aspettiamo?  Procediamo con questo progetto nel quale ho molta fiducia!

Ciao e a presto


Una volta impostata la mountain bike, il biker ha anche valutato (e scelto) la sostituzione della forcella di serie (un modello base) con una Marzocchi di gamma media. Qui di seguito vediamo le considerazioni che hanno portato alla scelta:


Buongiorno Angelo, per quanto riguarda la forcella, quella “di serie” è un’onesta Suntour a molla in acciaio, del peso di 2300g, che fa il suo bravo lavoro. In pratica, se devi percorrere sterrate senza particolari irregolarità, svolge bene la sua azione ammortizzante. Se invece si devono affrontare fondi stradali più scassati, o comunque con difficoltà tecniche, allora vale la pena considerare di installare una forcella più performante.

Al momento, in laboratorio abbiamo a disposizione una Marzocchi Mx Comp con sistema aria/olio. E’ una forcella di medio livello, equivalente a quelle che nuove hanno un prezzo intorno ai 300-400€, e che se decidessi di installarla aumenterebbe di 100€ il costo complessivo della Bulls.

Due note su questa forcella: come per tutte le Marzocchi, la qualità migliore è la fluidità di funzionamento. Si regola la “durezza” semplicemente dando alla pressione dell’aria il valore più adatto al percorso che si deve affrontare. Rispetto alla Suntour montata di serie, è chiaramente un altro mondo: più leggera (1800g invece che 2300g), più robusta (steli da 30mm invece che da 28,6mm), più fluida e regolabile (come è normale che sia, la differenza tra una molla in acciaio, e una sospensione ad aria/olio, con lubrificazione in bagno d’olio dell’accoppiamento boccole/steli, è un altro mondo). Ultima nota: è stata revisionata e riportata meccanicamente alle condizioni del nuovo. Esteticamente, presenta una sfregatura su uno stelo, che puoi vedere in una delle immagini che ti allego.

Valuta tu quello che preferisci. I costi, come hai visto, sono sempre di circa un terzo rispetto al nuovo (è così per la mtb con componentistica sia di media che di alta gamma, e stessa cosa per la Marzocchi).


Per finire, durante l’allestimento sono arrivati in laboratorio degli altri componenti, che quindi non erano stati presi in considerazione inizialmente. E’ stata data così la possibilità al biker di scegliere se sostituirne alcuni, chiaramente senza che questo abbia comportato un aumento del costo della mtb. Vediamo la chiacchierata al riguardo:


Buongiorno Angelo, come ti avevo accennato, c’è la possibilità di valutare alcune alternative tra i componenti della tua mtb. La bici era praticamente pronta già dalla scorsa settimana, ma venerdì è arrivata della componentistica nuova, e così volevo farti valutare se c’è qualcosa che ti piace di più rispetto ai componenti previsti (non ci sono ovviamente differenze di prezzo; le differenze sono in parte estetiche e, in qualche caso, tecniche, ma te le descriverò caso per caso).

Ti allego alla mail le foto con i componenti accostati per un confronto, ma andiamo con ordine:

– cambio posteriore: rispetto a quello previsto (color argento), quello nero che si è reso disponibile è del tipo “shadow”; sporge meno dal telaio, ed è quindi più protetto da potenziali urti

– guarnitura: la XT prevista ha una linea “classica”; la LX (che arriverà a fine settimana, e di cui ti mostro una foto di quella identica montata sulla Trek 4300 appena allestita) è più “cattiva” e, sotto il profilo tecnico, monta un movimento centrale del tipo a calottine (più pratico per montaggio/smontaggio rispetto a quello a cartuccia della XT)

– freni v-brake: qui la differenza è prettamente estetica; valuta se ti piacciono di più quelli grigi o quelli argento. Ho poi fotografato i pattini freno dell’anteriore, per mostrarti come li ho scelti rossi, in modo che si abbinino al rosso della livrea della mtb, ma anche perchè sono di una mescola che potenzia la frenata

– manubrio: ti ho sovrapposto i due allestimenti possibili; quello previsto è quello che sta sotto, con manubrio dritto e attacco manubrio regolabile in altezza (per modificare eventualmente l’assetto di guida). Quello che sta sopra invece è decisamente migliore esteticamente e tecnicamente (l’accoppiata attacco+manubrio costa 64+30€ al prezzo del nuovo), e come si vede non ha l’altezza regolabile (in tutta sincerità, una volta dato alla mtb l’assetto giusto per te, la regolazione diventa pressochè inutile)

– comandi combinati freni/cambio: anche in questo caso, oltre ai comandi classici che erano previsti, c’è arrivata una coppia di comandi LX dual control. In pratica, con la leva del freno effettui anche le cambiate. Io sulla mia mtb li ho da oltre dieci anni, e mi trovo molto bene. Hanno il vantaggio che, essendo la leva del freno molto lunga, la pressione che devi esercitare per effettuare la cambiata è davvero minima, e personalmente trovo la cosa estremamente comoda e pratica. Per contro, se sei abituato ai comandi “classici” con le due levette sotto la manopola del manubrio, potresti trovare “strano” usare la leva del freno per fare tutto (come si fa con le bici da corsa) e optare per il sistema “tradizionale”

– manopole manubrio: quelle che vedi montate sono “ergonomiche”; consentono infatti, in una guida di tipo cicloturistico, di sollevare il busto quando ci si vuole rilassare un po’, impugnando le due appendici alle estremità del manubrio e poggiando i palmi delle mani sulla parte piatta delle manopole. In alternativa, possiamo montare un paio di manopole classiche.

Bene, dovrei averti elencato tutte le alternative tra cui puoi scegliere. Tutti i componenti sono già disponibili in laboratorio, a eccezione della guarnitura LX che comunque arriverà a giorni, per cui anche se dovessi optare per la sua sostituzione, verrà montata nel fine settimana (e la mtb potrà essere spedita già lunedì).

Fai le tue valutazioni, scegliendo ciò che preferisci (come ti ho detto prima, le sostituzioni non comportano alcuna variazione del prezzo della mtb), e se ti occorrono ulteriori informazioni scrivimi senza problemi.

Buongiorno Stefano, grazie del messaggio e delle utilissime precisazioni, cerco di rispondere punto per punto:

1) Cambio posteriore: esteticamente mi piace di più nero, se poi è più protetto dagli urti direi che è la scelta migliore quindi perfetto nero.

2) Guarnitura: sarebbe preferibile la LX, sempre che non comporti un eccessivo allungamento dei tempi di consegna, perché nell’insieme la mtb mi sembra un gran bell’oggetto e non vedo l’ora di provarla… (se comunque riesci a spedirla per lunedì prossimo va benissimo).

3) Freni: mi sembra che più scuri rendano meglio esteticamente e si accordino meglio al rosso dei pattini (perfetti…).

4) Manubrio: concordo con le tue considerazioni, una volta che l’assetto è giusto… non si può che peggiorare le cose, quindi va bene quello senza regolazione dell’altezza

5) Comandi freni/cambio: è vero che sono abituato ai comandi classici con le levette separate, però sono anche un ciclista “da strapazzo”, quindi se voglio migliorare sarà meglio che mi abitui al sistema dual control pertanto mettiamo quest’ultimo.

6) Manopole: metterei quelle ergonomiche.

7) Sella: esteticamente è senza dubbio preferibile quella con le linee rosse

Adesso ti lascio lavorare in pace, un cordialissimo saluto e inizio il conto alla rovescia…


Con queste ultime scelte, abbiamo completato la “progettazione” della mountain bike. Mentre scrivo, la bici è quasi pronta (stiamo aspettando che arrivi la guarnitura, e poi passeremo al collaudo e quindi la mtb verrà spedita al suo nuovo “pilota”).

Credo che questo confronto fatto di valutazioni, suggerimenti e scelte, possa esser utile a chiunque intenda realizzare (non necessariamente da noi) la “sua” mountain bike. Come vi dico sempre, è un lavoro di sartoria, e alla fine il risultato è quello di sentirsi a proprio agio in qualunque situazione “vestendo” la propria bici.

Ci sentiamo presto, con le immagini della Bulls ready to run

Stefano Tuveri – Stormo Bi(ke)plani

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