Come ben sappiamo, gli spazi disponibili nelle attuali abitazioni sono sempre più ristretti, e così alle volte a pagarne le spese è la povera bici, costretta suo malgrado a stare in un terrazzo o in un cortile, esposta a sole, pioggia e tutto ciò che manda il cielo.
Quando poi capita di lasciare la bici per oltre due anni in queste condizioni, come nel caso della mtb su cui abbiamo messo mano, le conseguenze sono che la ruggine l’assale e la riduce apparentemente a un rottame per il quale la via del ferrovecchio sembra ineluttabile.
In realtà, la situazione è molto più rimediabile di quanto appaia a prima vista. E la soluzione, manco a dirlo, è Pietro, il nostro carrozziere con mani d’oro (avete già potuto apprezzare i risultati ottenuti nella riverniciatura dei telai della Look Easy Rider e della Bianchi Ragno).
Così, quando ormai alla proprietaria Alessandra sembrava inevitabile dover buttar via la povera Atala (modello base, pagata a suo tempo meno di 400€, ma pur sempre un’onesta bici che merita di proseguire la sua carriera macinando ancora parecchie migliaia di chilometri), è stato invece possibile con poche decine di euro farla tornare di fatto nuova (risparmiando di dover acquistare una nuova bici che, per quanto modello base, in seguito agli aumenti degli ultimi due anni sarebbe costata non meno di 600€).
Come potete vedere dalle foto, la ruggine aveva attaccato tutto l’attaccabile, non lasciando scampo alla catena (che in quelle condizioni si era inchiodata come un monoblocco), ai dischi dei freni, a corone e pignoni, a deragliatore e cambio posteriore, al manubrio, e poi alle cromature degli steli della forcella, che tra tutti son stati sicuramente i componenti più impegnativi da recuperare.
Una volta tirata nuovamente a lucido la mtb, abbiamo approfittato per curarne l’assetto dandole la geometria corretta per le caratteristiche antropometriche della biker. Il lavoro si è concluso con una messa a punto generale e la regolazione di freni e cambio, che adesso funzionano con precisione svizzera (così come dev’essere perché una regolazione sia degna di questo nome).
Direi che possiamo quindi lasciare spazio alle immagini, che consentono di visualizzare immediatamente la “leggera” differenza tra il prima e il dopo.
Chiunque volesse effettuare un lavoro analogo sulla propria bici, può contattarci alla mail bikeplani@tiscali.it o passarci a trovare in hangar; gli verrà fatto un preventivo di spesa (che, come detto, sarà dell’ordine delle decine di euro) e, se vorrà, potrà affidarci la bici per vedersela restituita meglio che nuova (perché avrà anche una messa a punto e un assetto come non li ha mai avuti prima)
Stefano Tuveri – Stormo Bi(ke)plani

